marzo 30, 2006

 

Sono stati i protagonisti del Settecento veneziano: Giambattista e Giandomenico Tiepolo, padre e figlio, vengono celebrati nella città lagunare con le mostre ospitate dalla Fondazione Giorgio Cini e dal Museo del Settecento veneziano in Ca' Rezzonico. L'occasione è il bicentenario della morte di Giandomenico (1727-1804), fedele collaboratore del padre Giambattista (1696-1770) e pittore di grande talento, che sviluppò uno stile indipendente e assolutamente originale tendente alla caricatura e al grottesco. E proprio a questo filone si riferisce la mostra 'Tiepolo. Ironia e comico', ospitata presso la Fondazione Cini di Venezia, nell'Isola di San Giorgio Maggiore, dal 3 settembre al 5 dicembre 2004. Progettata da Adriano Mariuz e curata da Giuseppe Pavanello, l'esposizione presenta oltre centoquaranta opere, tra disegni e dipinti, realizzati da Giandomenico Tiepolo e dal padre Giambattista e provenienti dalle collezioni dei principali musei del mondo. Tra queste figurano lavori mai esposti prima in Italia e altri assenti da lungo tempo dal nostro paese, come la Cucina di Pulcinella di Giambattista Tiepolo, conservato a Maidstone, o i due dipinti di Giandomenico raffiguranti Il minuetto e Il cavadenti, prestati dal Louvre. Studi recenti hanno evidenziato l'importanza dei disegni di Giandomenico Tiepolo, dedicati ai giochi di Pulcinella o all'impietosa rappresentazione dell'aristocrazia veneziana, per quella satira amara in cui trapelano spiriti 'borghesi' che preludono a Goya o a Daumier. Sono questi i lavori presentati in mostra, insieme alle caricature in cui Giandomenico recupera i modelli del padre Giambattista.

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